La verità nel gesto
Paolo Patelli - Claudia Steiner / Opere 2010-2015
Sabato 5 settembre alle ore 18,00 lo spazio espositivo Vision in Motion di Giuseppe Dall’Arche, sito nel centro storico di Conegliano in via XX settembre n. 69, inaugura la mostra bi-personale La verità nel gesto che riunisce opere di Paolo Patelli (dipinti e disegni) e Claudia Steiner (sculture e disegni).
I due artisti sono protagonisti di due distinte ed autonome esperienze, accomunate dalla centralità del gesto nel processo creativo. Il gesto pittorico, in cui si incontrano prodigiosamente immediatezza e meditazione, per Patelli, il gesto plastico, che modella la materia per imprimerle valenze tanto espressive quanto concettuali, per Steiner.
Paolo Patelli, nato in Istria nel 1934, laureato a Padova, ha frequentato tra gli anni ‘50 e gli ‘80 la Svezia, Parigi, Londra, Vienna, New York. Allievo di Oscar Kokoschka e del maestro del buddismo zen D.T. Suzuki, ha insegnato alla New York University, all’Accademia Belle Arti di Venezia, all’Università di Cà Foscari, ed è stato lettore nelle Università di Sheffield, Atlanta, Norwich.
Patelli ha esposto nel 1963 insieme agli esponenti del Wiener Actionismus come Rainer e Nitsch, per passare poi ad uno stile Hard Edge, vicino agli esiti della pittura analitica, e successivamente ad una “pittura povera” realizzata con materiali di recupero, echeggiante la poetica punk. In tutte le svolte del suo percorso artistico, e nella regolare quotidianità del suo lavoro, ha mirato alla realizzazione di una pittura originale, lontana dagli standard canonici, che collegasse il post-espressionismo astratto americano con atteggiamenti tipici dell’arte dada e della sensibilità zen, dando risalto ai supporti e interessandosi anche a formati non ortogonali.
Claudia Steiner, nata a Villach (Austria) nel 1967, dopo aver compiuto gli studi in discipline artistiche a Vienna, si è diplomata all’Accademia di Belle Arti di Venezia nel 1994. Ha esposto regolarmente dal 1996, in mostre personali e collettive, in Austria, Germania e Italia. Ha realizzato assemblaggi e installazioni avvalendosi di materiali diversi, con una predilezione per la risonanza simbolica degli elementi naturali. Anche le sculture in ceramica di mani o busti sono virtualmente elementi di installazioni, la cui apertura semantica si colloca all’interno di un’irrinunciabile intenzionalità comunicativa che insiste sempre e passa attraverso la manualità.